Albigna - Diretta centrale



L'albigna e' una garanzia, e di certo questa affermazione di Saverio non puo' essere smentita. Arrivati trenta minuti prima del necessario al parcheggio, inganniamo l'attesa chiaccherando fino al momento in cui, al suono della sveglia, decidiamo di scendere; un vento artico ci fa capire che oggi sarebbe meglio essere dei pinguini, o forse no... anche loro sono scappati dall'albigna... Questo nero presagio non puo' che mettere di buon umore il cascatista, che notoriamente ama soffrire. Raggiungiamo altri due, una cordata dell'Emilia Romagna! L'avvicinamento passa rapido in questo ambiente conviviale, ma poi il tempo inizia a rallentare quando si tratta di aspettare all'attacco. Parto che non sento le mani e anche il primo tiro, appoggiato, mi impegna. Per Daniele poi non sara' meglio, visto che il suo tiro e' piu' verticale. Arrivati in cima sentiamo qualcosa di gridato, che non capiamo bene... E' Saverio che ci avverte che stanno tornando alla macchina. Ancora due tiri facili, ma coperti da un'insidiosa crosta e poi giu' di corsa per le doppie e sempre di corsa (questa volta letteralmente) verso la macchina, che raggiungeremo nell'oscurita'. Il ghiaccio e' abbondante e solido, con il solo problema che e' coperto da un paio di croste di rigelo.